Le lunghe gallerie del canale principale dell’Acquedotto del Sele-Calore hanno inizio dal territorio di Caposele, dove le acque delle sorgenti di questo comune si riuniscono con quelle proveniente dalle sorgenti di Cassano Irpino. La Galleria «Ginestra» si trova a valle della galleria Pavoncelli, con inizio dalla progressiva km 46+464; essa ha lunghezza complessiva di 8.567,00 m con termine alla progressiva km 55+031, dove è ubicata la derivazione che alimenta i comuni del Foggiano e la presa per Venosa. Alla progressiva km 52+620 si incontra lo scarico Lapilloso, il cui recapito avviene nell’omonimo torrente. Il manufatto dello scarico durante i lavori è stato utilizzato per consentire l’accesso nella galleria. La galleria, come le precedenti, è costituita da una sezione policentrica ma con caratteristiche diverse dalle altre, in quanto l’altezza massima è di 2,58 m e la larghezza massima è di 2,55 m; la pendenza del fondo è circa i = 0,00040. In tale galleria Galleria Ginestra, con tirante idrico di 2,28 m e grado di riempimento dell’88 %, la portata risulta Q = 6,65 m3/s, con franco di 0,30 m (cfr. la figura seguente).
Negli anni scorsi tale galleria ha subito alcuni fenomeni di dissesto che hanno richiesto due interventi di consolidamento attuati con la posa di centine di acciaio, e precisamente:
- nel 1972 è stato necessario intervenire tra le progressive km 51+00 e km 51+030 su un tratto della lunghezza di circa 30 m. In quella circostanza furono poste in opera 34 centine, aventi interasse medio di 0,90 m, con ricostruzione dell’arco rovescio.
- nel 1984 è stato necessario intervenire tra le progressive km 50+609,70 e km 50+629,30 su un tratto della lunghezza di 19,60 m. In quella circostanza furono poste in opera 20 centine aventi interasse da 0,90 a 1,20 m, con ricostruzione dell’arco rovescio.
Con l’intervento di risanamento eseguito con il presente progetto sono state poste in opera, di n. 100 centine di acciaio del tipo chiuso con sezione policentrica simile a quella delle centine esistenti con spessore di 16 cm ed ali della larghezza di 16 cm. Le centine sono state posate ad interasse di 50 cm con intervallo tra le ali di 34 cm, determinando un apprezzabile, ma inevitabile restringimento della sezione con conseguente riduzione della portata addotta nell’intera galleria, causata sia dalla diversa superficie utile del vettore che dalla turbolenza indotta dalla macro scabrezza causata dalla presenza delle centine tra le quali si determina una zona che, non solo non contribuisce al moto, ma anche da luogo a imponenti moti vorticosi che si trasmettono nell’intera sezione liquida (si veda la figura sottostante). La conseguenza è un generale incremento della scabrezza (che si ritiene di potere interpretare con una modesta variazione del numero di Manning dal valore m=79 m-1/2s a m=75 m-1/2s) con riduzione della portata. Dai calcoli eseguiti con la specifica applicazione del modello monodimensionale HEC RAS la portata dal valore corrente di 5,40 m3/s diviene di non più di 5,18 m3/s.
Per riportare il valore della scabrezza a quello previsto per la galleria con pareti integre, nel progetto è stato previsto di riempire con calcestruzzo lo spazio tra le centine in modo da evitare la formazione della turbolenza.
In tal modo la portata che transita attraverso il tratto risanato, ed in definitiva in tutta la galleria, diviene di 5,46 m3/s.
La verifica idraulica del canale oggetto di studio, al fine di evidenziare le particolarità indotte dalle variazioni della configurazione geometrica della galleria, è stata effettuata in condizioni di moto permanente.
Per ridurre la turbolenza indotta dalle centine, migliorando così la dinamica del moto, è stata svolta l’indagine per verificare i vantaggi che si ottengono riempiendo con una miscela di calcestruzzo gli spazi tra le centine nuove, avendo cura di rendere uniforme la superficie al contatto tra le centine e cemento.
Per il coefficiente di scabrezza è stato assunto:
- (a=75), nei tratti della galleria non interessati dalle centine;
- (a=50), nei tratti centinati già esistenti in galleria;
- (a=37), nei nuovi tratti centinati.
In questa configurazione la portata massima che può transitare con il franco f1 = 10 cm è Q=5,46 m3/s. L’aumento di portata, rispetto alla configurazione che prevede lo spazio tra le centine libero di produrre turbolenza (cfr. figura pag. precedente), è di 0,280 m3/s. In corrispondenza delle centine preesistenti (1984) il franco con cui passa la corrente è
f2 = 0,17 m.
La ricostruzione dell’arco rovescio ha comportato che il fondo della galleria fosse sopraelevato di 0,38 m, mentre le centine poste in corrispondenza dei fianchi ne riducono la larghezza nella misura di 0,20 m per lato; la chiusura delle centine è stata realizzata con un traverso posto alla distanza di 0,38 m dal cielo. La larghezza utile della galleria è stata ulteriormente ridotta dal rigonfiamento delle pareti provocato dal dissesto. Il dissesto è caratterizzato da un imponente sollevamento dell’arco rovescio e dal restringimento della larghezza delle pareti (cfr. foto), esso si prolunga per 29,70 m a valle e per 20,70 m a monte, del tratto già risanato nel 1984, raggiungendo quindi verso valle la progressiva km 50+589 e verso monte la progressiva km 50+659. La lunghezza complessiva del dissesto è di 70 m. L’arco rovescio, in tutto il tratto esaminato, risulta completamente sollevato dalla sua posizione originaria di circa 1,00÷1,50 m.